
In che modo le temperature influiscono sull’inquinamento e quali sono gli inquinanti nei periodi più caldi?
Nella stagione estiva il problema dell’inquinamento atmosferico esiste e si crea grazie ad una complessa relazione tra vari fattori.
Partiamo dal presupposto che nei periodi caldi (maggio-agosto) utilizziamo molta energia per rinfrescare uffici e case con un conseguente aumento delle emissioni di sostanze nocive e polveri sottili nell’aria. Inoltre l’alta pressione, le temperature elevate e le forti radiazioni solari influiscono sulla quantità e sulla tipologia di inquinanti nell’aria.
L’inquinante per eccellenza dei mesi estivi è l’ozono componente principale di quello che viene anche detto smog estivo.
Cos’è l’ozono?
L’ozono (O₃) è un gas presente allo stato naturale nell’aria. Quando si trova vicino al suolo, in quella che viene definita la troposfera, cioè nell’aria che respiriamo nella nostra atmosfera, troppo ozono è nocivo per la nostra salute. Al contrario quando un alto tasso di ozono si trova nella stratosfera, questo ci protegge dai raggi ultravioletti del sole.
L’ozono nella troposfera si forma dall’irradiazione della luce solare di due inquinanti precursori: gli ossidi di azoto (NOX) e i composti organici volatili (COV). Di conseguenza maggiore è la concentrazione di COV e NO₂ nell’aria, maggiore è l’ozono che viene a formarsi.
Cos’è lo smog estivo?
Lo smog estivo è un elevato inquinamento atmosferico che viene ad instaurarsi in condizioni di forte irraggiamento e scarso rimescolamento delle masse d’aria. Il principale componente dello smog estivo è l’ozono.
La parola smog nasce dall’unione di due termini inglesi “smoke” (fumo) e “fog” (nebbia). Lo smog si forma in una situazione metereologica caratterizzata dall’assenza di vento e da una stagnazione delle masse d’aria che porta ad un importante incremento della concentrazione di inquinanti nell’aria.
In particolare situazioni, i quantitativi di sostanze nocive presenti nell’atmosfera raggiungono livelli così alti, da creare una fitta coltre che offusca il sole e colora il cielo di marrone-giallognolo.
Per combattere lo smog estivo devono essere ridotti i precursori (COV e NOX) e gli altri inquinanti atmosferici dannosi, come per esempio la formaldeide, il nitrato di perossiacetile e l’acido nitrico.
I maggiori responsabili delle emissioni di COV sono l’industria, l’artigianato e i nuclei domestici, mentre il traffico motorizzato è la fonte di emissione principale degli ossidi d’azoto (NOX).
Che impatto abbiamo sull’inquinamento atmosferico?
Nei periodi caldi, consumiamo più energia per climatizzare case e uffici con un conseguente aumento delle emissioni nocive. Dal punto di vista meteorologico l’alta pressione, l’elevata radiazione solare e le temperature sempre più elevate, influiscono sulla distribuzione e sulla composizione degli inquinanti nell’aria.
Le temperature elevate comportano un’intensificazione nella produzione di pollini, generalmente nel periodo aprile-giugno, che possono dare problemi respiratori. Gli inquinanti dell’aria peggiorano il livello di sensibilizzazione delle allergie.
Inoltre le abitudini quotidiane come il lasciare le finestre sempre aperte fanno si che entrino negli ambienti indoor una quantità di smog maggiore rispetto ai periodi invernali.
A questi fattori si aggiungono gli adattamenti fisiologici del corpo umano al caldo. Il corpo riesce a autoregolare la temperatura corporea, aumentando la frequenza respiratoria e l’afflusso di sangue periferico rendendoci più esposti agli inquinanti ambientali.
Le “isole di calore”
Nelle aree urbane che sono maggiormente colpite dall’aumento delle temperature, si presenta un fenomeno chiamato dagli esperti “isola di calore” (Urban heat island-UHI). Questo fenomeno avviene perchè l’asfalto e i diversi materiali edili con cui vengono costruiti gli edifici, non permettono la traspirazione e la dispersione notturna del calore che viene accumulato durante il giorno. Di conseguenza, la poca ventilazione che ostacola e riduce lo scambio termico, fa si che rimanga più alta concentrazione di polveri sottili e di ozono.
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